Il nostro storico “Cavallo di battaglia”. Utilizziamo esclusivamente Radicchio rosso di Treviso, quando disponibile, prepariamo il riso con il Radicchio Tardivo.
Dopo un giro con la Famiglia a Padova nei primissimi anni ’90 per una mostra di moto d’epoca, la sera andammo in un buon ristorante a rifocillarci. Assaggiammo per la prima volta il Risotto con il Radicchio rosso di Treviso, tardivo. Inutile dire che rimanemmo colpiti dal ventaglio di sapori che quel piatto esprimeva.
Ritornati a casa, mamma Franca ci bombardò per due settimane, giornalmente , con le Sue prove di Riso al Radicchio. Era Novembre ed eravamo chiusi per ferie, un mezzogiorno, lo ricordo come fosse ieri, oltre al consueto riso al radicchio, Franca preparò degli scampi toscani, scamponi, grigliati, senza aggiunta di nulla. Io assaggiai lo scampo con un pochino di riso avanzato nella padella. Il matrimonio, ci stava, e non erano ancora tempi moderni come oggi, dove le elaborazioni gastronomiche o gli abbinamenti temerari, son diventati una consuetudine.
Da li, nacquero altre prove, a dire il vero, io e papà Mario, non ne potevamo più di questi test, i piatti che uscivano erano buoni ma non colpivano. Intervenne la Liguria, la Nostra terra ci venne in soccorso. Aglio e Rosmarino, due profumi che trasformarono un buon piatto in un piatto eccezionale.
Ecco, nacque così il riso al radicchio rosso di Treviso, con scampi sgusciati e spadellati in olio di oliva, con aglio vestito e rosmarino rampicante.